Ho letto La parte abitata della Rete.
E mi è piaciuto.
Sarà che questo blog, come chissà quanti altri, è nato con un occhio al video e l’altro sulle pagine di Come si fa un blog, sarà che parla di cose tecnologiche in modo che le capisco perfino io, sarà che l’autore ha rinunciato a scrivere il capitolo sui quartieri meno decorosi della rete dopo che è nato suo figlio (romantico nè?), sarà la bibliografia, saranno le appendici che insegnano gli strumenti…
Per tutti questi motivi, La parte abitata della rete mi sembra un libro che consiglierei a un cognato che non sa nulla di web, a un amico che parte per Napoli in treno, a chiunque voglia leggere un libro sulle persone, alcune persone, di questa nostra società di questi anni.
Ecco: poco web, e tante persone. Appunto, gli abitanti.
Il libro in una frase:
Sia che abitiate su Internet con il vostro indirizzo, sia che vi capiti di passare per quei quartieri nei vostri giri, leggete questa guida, utile al viaggio quotidiano: ci trovate indicazioni di servizio, consigli per orientarvi, indicazioni su dove trovare posti e persone che possono aiutarvi, stimolarvi, divertirvi.
Potreste anche scoprire che è uno dei posti più decenti al mondo, dove ognuno può essere un piccolo motore del cambiamento che desidera.