— oh my marketing!

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business sostenibile

Mi accorgo adesso che nel novembre scorso a Ecomondo, durante la presentazione dello “smart building” Pandora, mi hanno girato questo video.

“Girato” è la parola chiave, perché ero proprio… girato dalla parte sbagliata!

Spero che i concetti espressi emergano lo stesso (l’ultima parte del video per fortuna lascia la mia schiena per inquadrare le slides). In ogni caso, la presentazione è visibile qui.

Grazie al Vega (che, lo ricordo, è anche uno spazio di coworking Cowo) per questo contributo!

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=uHxyNdZv0TI]

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Primo: capire cosa devi fare. Secondo: farlo.

Forse è per questo che le giornate non bastano mai…

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Senza i miei coworker non ce l’avrei mai fatta. (E posso dire questa frase per un sacco di cose, ormai).
Grazie.
[slideshare id=11550779&doc=cowopass-120213120245-phpapp01]

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Non posso ancora dire cos’è, ma è bellissimo, l’ho fatto io con l’aiuto dei miei coworker di Milano-Roma, porta sostenibilità e leggerezza, è un sogno che inizia ad avverarsi.

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Sono un copy, ma sono orgoglioso di aver lasciato la sceneggiatura di questi film ad altri.

Li ho lasciati ai fondatori di Berto Salotti, che li hanno scritti – senza saperlo – lavorando per 40 anni la pelle, i telai in legno massello, i bottoni dei divani.

Io ho solo suggerito che anche il marketing si può fare con le mani.

E poi abbiamo girato.

Complimenti a un’azienda artigianale che ha saputo percorrere le strade del web tra i primi in Italia, e che ha onorato la mia agenzia di un incarico che ci emoziona e coinvolge: il progetto #percheberto.

Ho sempre pensato che la comunicazione migliore sia artigianato, e non dimentico mai l’ispirazione che ci ha dato un grande maestro della comunicazione, Pasquale Barbella, citando – come riferimento per il nostro lavoro – La chiave a stella di Primo Levi e la figura del tecnico maniaco del lavoro ben fatto, Faussone, nel suo libro Confessioni di una macchina da scrivere.

Nel nostro piccolo, proviamo anche noi ad essere all’altezza di un lavoro importante quale la comunicazione.

[Regia Dario Figoli – produzione Uaz Production]

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Coworking Cowo Campogalliano/ModenaGrazie ai cowomanager di Cowo Campogalliano/Modena per aver organizzato questo bell’evento, in cui il coworking mette i piedi sull’erba, nel magnifico posto che vedete nella foto.

Io ci sarò! 🙂

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Vengo a sapere che il progetto Cowo forse entrerà in un progetto, più ampio, dedicato alle città sostenibili. In effetti, il coworking è riconosciuto come “sostenibile”.

Questo della sostenibilità è un tema che mi trovo ad affrontare sempre più spesso, nei discorsi e nei pensieri.

Cosa vuol dire, alla fine, sostenibilità? Perché Cowo è sostenibile? E cosa non lo è?

Non dico queste cose col cappello dell’uomo di marketing, ma con le scarpe del cittadino consumatore.

Mi viene da usare una espressione giovanile: una cosa è sostenibile se ci sto dentro. Se ci stai dentro, è sostenibile.

Così, non è sostenibile dover pagare 3.000 euro di inps appena apri una società (prima ancora di fare la prima fattura). Oppure iniziare l’acquisto online di un volo low cost, e scoprire solo alla fine che pagare con carta di credito costa varie decine di euro (che magari raddoppiano il prezzo del biglietto pubblicizzato). O ancora, non è sostenibile sfogliare una rivista e trovarsi metà delle pagine di pubblicità. O ricevere due telefonate di telemarketing al giorno. O chiedere la trasferibilità del numero di cellulare e rimanere settimane in attesa. O chiedere un’informazione a un servizio clienti e ricevere risposte diverse a seconda dell’operatore. O andare all’agenzia delle entrate con un appuntamento e trovarsi altre 20 persone con lo stesso appuntamento. O comperare un’automobile che perde il 20% del valore il minuto che l’hai pagata.

Potrei andare avanti. A pensarci, viviamo, in condizioni di forte insostenibilità, e il marketing c’entra parecchio.

Per questo mi piace e mi intriga l’attività del coworking.

Sia l’attività in sé, sia il suo marketing.

Ieri uno studente mi ha fatto notare come la frase “prova a guadagnare qualche euro con il coworking” – presente dal 1° febbraio 2009 nella home page del sito Cowo – possa “far pensare a un business”.

In questa timida osservazione c’era un velato rimprovero, come se “business” fosse il male, e come se il concetto di “sostenibilità” non potesse avvicinarsi a quello di “profitto”.

Pareva dirmi: tu prometti un guadagno, non puoi promettere anche la sostenibilità.

Invece, secondo me, un profitto ci deve essere, perché profitto = risorse, risorse = vita del progetto.
Senza risorse i progetti muoiono, e senza progetti nuovi, ahimé, continueremo a stare nell’insostenibile insostenibilità di cui sopra.

E infatti, con Cowo, il profitto lo cerco, in modo lucido e attento, ma divertendomi a tenerlo al secondo posto, dopo le relazioni.
Ecco cos’è la sostenibilità, per me. E il marketing deve seguire questa logica, basata – indovinate un po’? – sulle persone.

Quindi: cerco di guadagnare di più seguendo una strada diversa dalla massimizzazione del profitto.

Provo ad aumentare il profitto abbassando i prezzi e aumentando i servizi, per esempio.

Perché alla base del business del coworking (ammesso che esista) non è la massimizzazione del profitto, ma la massimizzazione della sostenibilità.

Quindi: Più sostenibilità = più business = più profitto.
Detta così può sembrare semplice, ma non lo è. E’ una follia, invece, ma – ne converrete – una follia più bella di quella che si vede ogni giorno nelle news economico-finanziarie…

(Forse qualcuno penserà che sono un ricco eccentrico che gioca alle teorie del business. Invece ho ancora 12 anni di mutuo prima casa, davanti a me. Ma sono convinto che un modo diverso di portare avanti le attività imprenditoriali – finalmente lontano dall’ossessione della crescita infinita, del profitto a tutti i costi, degli investitori da remunerare – sia possibile sostenibile).

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Massimo Carraro autore degli ebook "Marketing Horror"

Eh eh, non riesco a nascondere l’orgoglio per quanto sto per scrivere.

Tre anni fa, con Roberto Ghislandi di Web Marketing Garden ci inventammo degli agili libretti digitali, impostati sugli errori più plateali commessi nel marketing.

Siccome gli errori erano grossi, li ribattezzammo orrori.

Ideare la serie del “marketing horror” fu un attimo 🙂

Tre anni e quattromila copie dopo (sì, quattromila copie!) , la serie è sul punto di diventare una collana di 8 titoli tra gli ebook di Apogeo (casa editrice del gruppo Feltrinelli che tiene in grande considerazione i lettori digitali).

La proposta di Apogeo, oltre ad averci lusingato, ha anche stimolato Roberto e me verso un ripensamento completo degli ebook, con relativa integrazione di contenuti, operazione per cui non avremmo mai trovato tempo e reale motivazione.

Ora tutti gli ebook – nati, non dimentichiamolo, con la preziosa collaborazione dell’art director Laura Coppola (Monkey Business) – sono stati rivisti e rimpolpati, e il numero di pagine di ognuno è salito da 20-25 a circa una cinquantina.

L’accordo con Apogeo ci permette comunque di continuare a distribuire gli ebook gratuitamente nella versione “light”, mentre le versioni complete verranno vendute, online, a 99 centesimi.

E infine – novità nella novità – i 5 titoli già usciti saranno affiancati da 3 titoli completamente inediti:

  • Ecommerce Marketing Horror
  • AdWords Marketing Horror
  • Seo Marketing Horror

Teniamoci in contatto per il lancio vero e proprio e… preparatevi, o marketing people: sarete presto travolti da un orrore inimmaginabile! 🙂

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No, non ho deciso di buttarla sul patetico, mi veniva solo in mente questa cosa pensando a quante cose si possono imparare, anche da soli, ingegnandosi un po’.

E con Internet, le possibilità dell’autoformazione (si chiama così no?) si sono letteralmente moltiplicate… altro che vetrine delle librerie, leggendo in rete si può imparare praticamente tutto.

E’ questo spirito che ci ha spinto a condividere online le due giornate di formazione che svolgeremo domani e dopodomani (9 e 10 maggio) a Milano, sui temi della Multicanalità, Presenza Online, Email Marketing, Social Media, Analytics, SEO, Adwords.

Per avere due intere giornate di formazione su questo insieme di temi – piuttosto rilevanti direi – trattati con la concretezza e l’approccio diretto tipici di Web Marketing Garden, basta seguire il mio account Twitter (@maxthemonkey) da domani alle 9 fino a dopodomani alle 18.

Il corso di #buonmarketing potete seguirlo anche così, senza spendere un soldo né muovervi dal vostro computer.

Non avrete il contatto con il docente, né la possibilità di vedere le slides, e nemmeno i libri in omaggio… ma nulla di tutto questo è importante, se c’è la voglia di imparare una bella sfilza di tweet possono fare miracoli 🙂

A domani!

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Piccolo video per raccontare velocemente quanto c’è di buono nel corso che stiamo preparando.

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