Sono sempre stato un fan delle scelte apparentemente casuali.
Ma solo dopo aver letto questo bel post di Marco Massarotto su “che futuro“, ho capito quanto sia fondamentale questo atteggiamento, in realtà.
Come dice Marco, in rete è opportuno e consigliabile navigare a caso, muoversi senza logiche apparenti, cercare la serendipidity con costanza e impegno.
Scacciamo la paura di perdere tempo, rimaniamo hungry and foolish: la Social Discovery si fa così.
Come quando ti perdi in una città, in fondo apposta, perché sai che solo perdendo le strade che conosci ne scoprirai di nuove.
(Tra l’altro, ora sappiamo cosa leggere quest’estate: “Filter Bubble” di Eli Pariser).
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