Rent-a-car marketing. Pensierini.
Anche se non ne parlo più tanto, non per questo ho smesso di pensare a un modo di usufurire del bene automobile secondo un modello un pochino più innovativo di quello dell’acquisto.
Registro l’accordo di qualche tempo fa tra Car Sharing Italia e Guidami (di ATM) come una buona notizia, anche se il car sharing, dopo averlo testato per un anno, mi continua a sembrare un’opzione per signore che vanno all’Ikea o per single che vanno al cinema, non una valida alternativa all’auto di proprietà per chi ha famiglia, fa viaggi di lavoro, ha esigenze un pochino più forti, insomma.
Apprendo con piacere che Peugeot ha lanciato l’auto a punti (Mu), concetto a mio avviso interessantissimo, tutto da esplorare (anche in ambito coworking, perché no).
Mi iscrivo al Bike Sharing, e rimando ogni decisione.
Mi tengo la mia auto altri tre anni, perché l’offerta di noleggio a lungo termine più vantaggiosa che ho trovato è ancora lontana da ciò che intendo investire (150 euro/mese).
Scommettiamo che in questi tre anni ci arriviamo?
Sono solo curioso di vedere con chi (sarebbe buffo che non fosse una casa automobilistica né un rent-a-car, no?)