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Tag "aziende con le orecchie"

La prima sezione del libro (in tutto sono 3)(come quale libro? quello che sto finendo di scrivere, senti che titolo: Un etto di marketing – è un etto e mezzo lascio?), tenta di raccontare tutto il web che serve sapere in 100 parole, ognuna delle quali accompagnata da alcune mie considerazioni lunghe un capitoletto.

Ma siccome è un libro per salumieri, più che per manager maniaci della precisione, ne son venute fuori 109 (anche grazie a questa discussione, che ha allungato la lista).

Come sono?

1. Age of conversation – Un libro scritto dalla rete, a 100 mani.

2. Aggregatore – Lo strumento per “leggere la rete”, laddove leggere è sinonimo di ascolto.

3. Aggregatore sociale – Contenuti + condivisione.

4. Alert – Che si dice di te in rete?

5. Ascolto – Qualcuno sta parlando di te. Ascolta, forse ti verrà voglia di dire la tua.

6. Aziende con le Orecchie – Un luogo di conversazione online, dedicato a “chi pratica il marketing dell’ascolto in Italia, e come”.

7. Blog – Uno “strumento abilitante”, niente di meno ma neanche niente di più.
Un protagonista del marketing dell’ascolto talvolta sopravvalutato e spesso lasciato solo a ricoprire un ruolo più grande di lui.

8. Blogosfera – La grande comunità dei blogger: il popolo che posta, commenta, scopre, dialoga, riporta.

9. Carrefour – La forza della blogosfera, attivata da un bambino.

10. Ceo blog – Quando il boss decide di bloggare. Una scelta che ha illustri e illuminanti esempi.

11. Co-creation – Un caposaldo del “nuovo” marketing.

12. Coda lunga – La teoria che ha spiegato al mondo perché l’economia digitale non è come quell’altra.

13. Comunicato stampa – Uno strumento che cambia pelle, come tutto il resto.

14. Controllo, perdita del – Quando le aziende si concedono l’intelligenza di cambiare idea, come conseguenza di uno scambio informativo con il proprio mercato.

15. Cluetrain manifesto – Il manifesto che ha detto al marketing: “guarda che il mondo sta cambiando, sveglia!”

16. Community – Un possibile, futuro sinonimo di “azienda”.

17. Concorrenza – La concorrenza è all’ascolto? I vostri clienti ascoltano la concorrenza? La concorrenza può partecipare alla conversazione? La risposta è sempre sì: in una conversazione matura ed evoluta non si può far finta che i competitor non esistano.

18. Condivisione libera e gratuita – Chi non condivide vecchio è.

19. Conversazione – E’ tutto qui. Il potere del passaparola, forma pubblicitaria tra le piu antiche, ha trovato con Internet la sua epoca d’oro.

20. Convinzione – Come accade nel mondo reale, anche su internet qualcuno “ci fa”.
Queste persone non si ricordano che in rete tutto lascia traccia.

21. Creative Commons – La cornice di riferimento che ha creato la possibilità di riprodurre i contenuti in modo legale.

22. Critiche – Le critiche dei consumatori vanno accolte con gratitudine, perché sono segnali di attenzione, e occasioni di miglioramento.

23. Crowdsourcing – La scoperta che tutti possono avere un’idea utile.

24. Desmoblog, la tribù Ducati – Il blog che ha portato l’azienda a chiedersi “di chi è la Ducati?”

25. Digital Divide – La rete tende a unire il mondo, ma lo divide anche: in chi c’è e chi non c’è.

26. Edelman – Un colosso che ha imparato a proprie spese come ci si muove in rete.

27. Embed – Un verbo dal significato fortemente simbolico.

28. English Cut – Come salvare un business ottocentesco con un approccio da 21° secolo.

29. Enterprise 2.0 – Se il web suggerisce all’azienda un modo di essere.

30. Evangelista – Quando si crede in qualcosa, lo si dice a tutti.

31. Facebook – Il social network in blu, creato da un 19enne nel 2004 ed arrivato a 200 milioni di iscritti, 5 anni dopo.

32. Fake – Il peccato mortale del marketing dell’ascolto: essere fake!

33. Feed – Fame di informazione? Niente ti nutre come la rete!

34. Feedback – La risposta che viene dalla rete, la base su cui valutare le scelte.

35. Fiat – Un brand italiano che ha capito in fretta come muoversi su internet: ascoltando.

36. Fiducia – Una parola che vive una seconda primavera.

37. File Sharing – La rete è condivisione, non sempre controllabile.

38. Folksonomia – Sai che c’è? Decido io come organizzarmi l’archivio.

49. Free Knowledge – Tutto gratis? No. Però…

40. Freemium – Il modello di business inventato dalla rete.

41. Friends – E tu quanti amici hai su Facebook?

42. Global Microbrand – Quando la rete rende universali le cose locali, come una bottega artigianale, un produttore di vino.

43. Glocal – E’ un mondo sempre più piccolo.

44. Godin, Seth – Il calvo che non sbaglia un colpo.

45. Gratis come dono per la rete (prima dare, poi ricevere) – Il dono è la base di tutte le reti. Con buona pace dei business plan.

46. iPhone – L’oggetto che ha dato i superpoteri a tutti.

47. Human resources – La rete cambia anche il modo di cercare (e trovare) lavoro.

48. Innovazione – Una volta era il fiore all’occhiello delle aziende più evolute. Oggi è l’unica possibilità reale per sopravvivere.

49. Investimento (denaro, tempo, energia) – Il fatto che la rete sia immateriale non vuol dire che non costi niente.

50. Kriptonite – Il potere del passaparola: quello che Kriptonite ha insegnato al mondo (a sue salatissime spese).

51. Lego – L’esperienza di co-creazione di Lego Factory.

52. Lifestreaming – Teniamoci in contatto, in tempo reale.

53. Linguaggio informale – Come deve parlare un’azienda in rete? Non come un’azienda, ma come una persona. Sembra semplice, ma non lo è.

54. Linkare, linkare, linkare – Il filo rosso della rete, di post in post, verso ciò che mi interessa.

55. Liveblog – Un evento seguito in diretta e riportato su un blog, mentre accade.

56. MacLeod, Hugh – Da copywriter a eroe della blogosfera corporate, passando per Savile Row.

57. Marketing Reloaded – Un convegno, un libro, un’idea di rinnovamento di marketing partito dal Politecnico di Milano.

58. Metriche – La difficile misurazione dell’efficacia delle conversazioni.

59. Microblogging – Cosa stai facendo ora? Dillo alla rete!

60. Mosaico Arredamenti – Un caso di passaparola negativo tutto italiano, con tanto di querela e richiesta risarcimento danni per ben 400.000 euro.

61. Motori di ricerca – I google you!

62. Multicanalità – La molteplicità dei canali: un bel paradosso per chi vuole comunicare (e vendere) sempre lo stesso prodotto.

63. Naked Conversations – La bibbia di ogni corporate blogger, e di ogni azienda aperta all’ascolto.

64. Networking – Cos’è la rete se non un network di persone? Da qualche tempo coltivare il proprio network è diventato un’attività specifica.

65. Nome del blog – Il primo passo del blog, uno dei più importanti.

66. Open source – Quando i tecnologi individuano un trend epocale.

67. Partecipazione – Mai come nel marketing dell’ascolto “L’importante è partecipare”.

68. Passaparola – Niente di nuovo, a parte la potenza incredibile di internet.

69. Passaparola negativo – E’ molto più probabile che venga riportata una notizia cattiva che una buona.

70. Pazienza – Ascoltare, significa non dover mai dire “uffa!”

71. Peer-to-Peer – Una rete di computer senza gerarchie. E quindi – attenzione! – un posto dove non comanda nessuno.

72. Perché – Motivi e ragioni per ascoltare la propria base di utenti.

73. Permanenza delle conversazioni in rete – Come i diamanti, internet è… per sempre!

74. Permission Marketing – Quando il marketing imparò la buona educazione.

75. Persona – Chi è al centro del web?

76. Proximity marketing/Mobile marketing – Il messaggio giusto, sul territorio.

77. Pubblicità nell’era del marketing dell’ascolto – Ha ancora senso bombardare i consumatori di messaggi pubblicitari quando questi hanno capito che possono pretendere (e ottenere) un contatto diretto?

78. Quelli che Bravo – Il blog che raccontò la nascita di un’auto, forse il primo al mondo.

79. Referrals – Sappiate chi parla di voi.

80. Reputazione online, personale e aziendale – Tu non sei tu, sei quello che Google dice di te (titolo dalla GGD Milano7).

81. Roberts, Kevin (KR Connect) – Ceo blog, dal mondo della pubblicità.

82. Roi del blog – Return of Investment o Return of Influence? – La questione che non fa dormire i marketing manager.

83. Rss – Il fattorino elettronico che mi fa arrivare tutti i contenuti da tutti i siti che mi interessano, come e meglio dell’email.

84. Schwartz, Jonathan – Il ceo che blogga dal tavolo di cucina.

85. Sem/Seo – Search engine marketing/Search engine optimization – Cercare la visibilità su Google è un’arte nobile (quasi sempre).

86. Share – “Share this”: il precetto del contenuto interessante.

87. Skype – Quando la rete trasforma un gesto quotidiano come quello di telefonare.

88. Societing – Perché il marketing del nuovo secolo merita una nuova parola (parola di Giampaolo Fabris).

89. Spam – La carne in scatola tramutata in email spazzatura dal genio dei Monty Python.

90. Sroi (Social Return Of Investment) – Misurare il ritorno dell’investimento al di fuori del “mercato”.

91. Stickiness – Il contrario di ciò che che pensavamo tutti.

92. Stormhoek – Produrre vino in Sud Africa e venderlo in tutto il mondo grazie a un copywriter inglese.

93. Streaming – La vita in rete, in diretta.

94. Technorati – La casa internazionale dei blog.

95. Tag – Ti ho taggato in una foto…

96. Tempestività – I tempi della rete sono tre: ora, subito, immediatamente.

97. Tono di voce – Prima di parlare, pensa a come farlo (se vuoi che qualcuno ti ascolti).

98. Trasparenza – “We are in the age of the Transparency Tiranny”.

99. Twitter – Decine di milioni di utenti, uno status da star dei media e (ancora) niente profitti.

100. User-generated content – Crea la tua pubblicità, il tuo marchio, il tuo prodotto.

101. Virale – Una moda… contagiosa.

102. Virtual workspace – Come cambia il lavoro, così cambiano gli ambienti in cui si svolge.

103. VoIP – La voce viaggia su internet.

104. Weinberger, David – Il guru che ha visto lungo.

105. Wiki – Mettiamo insieme la conoscenza. Magari facciamo la più grande enciclopedia della storia del mondo.

106. Wikinomics – La collaborazione di massa che cambia le cose.

107. WordPress – Bloggare non è mai stato così facile.

108. YouTube – Broadcasting yourself.

109. Zopa – Il prestito sociale che bypassa le banche. Un’idea che l’Italia non ha voluto meritarsi.

Un etto di marketing (è un etto e mezzo, lascio)?” di Massimo Carraro, ed. Alpha Test, sarà in libreria a fine gennaio 2010. Per avere un codice sconto del 20% senza obbligo di acquisto basta una mail.

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Non l’ho detto io, ma un signore che si chiama Federico Minoli ed ha lanciato la community più infoiata che ci sia: quella dei Ducatisti. Ma non siamo qui a parlare di moto, ma di marketing.

Così Minoli nel 2006:

Quando la gente si abitua non puoi più tenerla fuori (dall’azienda, nda): i ducatisti vogliono dire la loro sui prodotti.
Recentemente è successo per l’ipermoto, una moto nuova che viene lanciata.
Utilizzando il blog (…) indico al proposito una specie di referendum.
Mettiamo il progetto in rete e chiediamo l’opinione della tribù.
Nel giro di cinque giorni otteniamo migliaia di risposte, con un gradimento stratosferico.

Allora, sempre tramite blog, invito i ducatisti alla riunione in cui si decide se produrre o no questa moto.
Attraverso una videocamera i ducatisti seguono dal vivo il processo di decisione.
Decidiamo di farla, la moto torna in Internet con una versione più definitiva.

I ducatisti sono sempre più entusiasti ma rilevano che c’è un solo freno a disco e dicono che ce ne vorrebbero due.
Gli ingegneri sostengono che questa moto, con il peso e la potenza che ha, non necessita di un secondo disco e inoltre due dischi costano il doppio.
Cosa facciamo?
Mettiamo il secondo disco, ovviamente. Ma questo richiede una decisione apparentemente illogica e autoritaria, che viene presa da qualcuno che deve mettersi contro gli ingegneri.

Se si apre l’azienda e noi abbiamo un desmowiki e un desmoblog, improvvisamente la domanda vera è: di chi è la marca?
Noi siamo convinti che la marca sia dei ducatisti.

Fonte: Societing di G.P. Fabris.

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Coworking a Milano (qui).

(Il coworking è una vera figata – lo dice anche Repubblica! – se siete dei professionisti indipendenti stufi di lavorare da soli, ma non volete la menata di affittarvi un ufficio, dovreste fare un salto da noi).

immagine-3.png

Aziende con le Orecchie, invece, è la directory delle aziende italiane che praticano il marketing dell’ascolto, cioè corporate blogs, social network ecc. (qui il manifesto).

L’aggiornamento è settimanale, le aziende recensite finora sono 81.

Poi c’è il wiki dei corporate bloggers italiani…

flowers

E infine la mia agenzia, dove faccio il copywriter con la totale e splendida libertà che mi concedono i miei fantastici clienti 😉

flowers

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Così Richard Binhammer (Dell Inc) all’ad-tech di Chicago di pochi giorni fa, alludendo al fatto che le aziende stanno finalmente partecipando alla conversazione (il dinner party), e non più tentando di propinare temi e argomenti precotti ai loro consumatori.

Nel conciso ma interessante post del blog Technorati che ne dà notizia, si riportano anche i 6 principali drivers della credibilità online per le marche:

1. fiducia
2. autenticità
3. trasparenza
4. autorevolezza (ho tradotto così affirmation… Scoble non dice che è tutto passione e autorevolezza?)
5. ascolto
6. capacità di risposta

Dai, non è difficile essere un’azienda con le orecchie… 😉

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Mi sembra una notizia non da poco, una Vodafone che apre blog-videoblog-wiki

E io che avevo appena finito di complimentarmi con Tiscali!

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Tempo fa, lavorando su Aziende con le Orecchie (la directory delle aziende italiane attive nel marketing dell’ascolto, cioè corporate blog, user-generated content ecc), mi è venuta l’idea di “fare la conta” dei corporate blogger italiani, per mezzo di un wiki, qui.

Naturalmente ho chiamato il wiki “Gente con le Orecchie”… oggi l’ho riguardato, la lista comprende 28 nomi (oltre al mio).

Un gruppetto simpaticamente eterogeneo dove le multinazionali dell’elettronica figurano insieme alle trattorie 🙂

Ve li presento, in rigoroso ordine di arrivo sul wiki, e invito eventuali altri corporate blogger a segnarsi.

Andrea Gori
blogger per Trattoria da Burde Firenze

Andrea Andreutti
blogger per Samsung Electronics Italia

Giovanni Putignano
blogger per La Compagnia del Cavatappi

Andrea Novaro
blogger per Sibma Navale Italiana

Fabio Zanet
blogger per Nextink

Vincenzo Di Biaggio

blogger per Outletronics

Massimiliano Papadia
blogger per Mhorea Beachwear

Nicola Zago
blogger per Lago

Lorenzo Nicoletti
blogger per Nicoletti

Alessia Germano
blogger per Gruppo Toscano

Antonio Patti
caposala e blogger per Pizzeria Funiculì, Firenze

Andrea Fortunato Toscano
blogger per Gruppo Toscano

Orietta Mascaro, Erica Monesi e Anna Maria Palladino
socie-blogger di Untitled Editori

Fabio Caciagli
blogger per Volo Italia

Andrea Petrucci
web content & community manager per Carnealfuoco Aia

Giordano Adriano
iPins®

Mattia Ballan
blogger per Mizar

Filippo Berto
blogger per Berto Salotti

Sergio Veneziani
blogger per Edelman Italia

Alberto Pastorelli e Massimiliano Ferrari
blogger per Elearnit

Alessandro Delfino
blogger per Enermax Italia

Sara Maternini
blogger per San Lorenzo

Chiara Dondi
blogger per AltraQualità

Walter Giacovelli
LoAd

Cristina Triola
blogger per Europ Assistance Italia

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