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Nuova pagina in anteprima dal libro Un etto di marketing, prossimamente in libreria: l’intervista a Gianpaolo Paglia, conosciuto sia tra chi ama il vino sia tra gli estimatori della condivisione in rete.

Gianpaolo è infatti blogger esperto, attività che porta avanti da anni in coppia con la moglie, Justine Keeling, dalle pagine web del sito della sua azienda Poggio Argentiera, posizionata a livelli di eccellenza e presente sui maggiori mercati internazionali.

INTERVISTA A GIANPAOLO PAGLIA (AZIENDA VITIVINICOLA POGGIO ARGENTIERA).

Bloggare per la tua azienda vitivinicola: è una scelta dettata dalla passione o dal ragionamento?

E’ stata una evoluzione naturale del mio uso di internet, che è cominciato con i forum sull’argomento e con la frequentazione di newsgroup come it.hobby.vino.

La mia è sopratutto una scelta coerente con i miei interessi personali piuttosto che una strategia ragionata di comunicazione.

Hai fatto delle valutazioni prima di iniziare?

No, nulla di particolare.

Ti sei prefissato degli obiettivi?

Se sì, ritieni di averli raggiunti?

Niente obiettivi particolari, ma sono contento di avere un certo numero di lettori del mio blog, all’incirca un centinaio di unici al giorno, che mi gratifica e mi induce a continuare a scrivere.

Da quanto tempo porti avanti il blog di Poggio Argentiera?

Se dovessi ricominciare ora, faresti qualcosa di diverso?

Credo che siamo intorno ai 4 anni.

L’unica cosa che avrei dovuto fare subito ma che ho ritardato è stata quella di bloggare con il mio dominio, “poggioargentiera.com”, invece che con domini altrui.

Il blog ha anche una sezione di e-commerce, dove vendete i vostri vini. Che relazione c’è tra il blog e le vendite?

Direi abbastanza poca.

Il mio shop per me è soprattutto una possibilità in piu’ per quei pochi che cercano in modo particolare un mio vino e non riescono a trovarlo nella loro zona.

Lo vedo come un servizio in piu’ al mio lettore/cliente, piu’ che una possibilita’ reale di business.

Utilizzi altri strumenti del web “sociale” per la tua azienda?

Twitter, Facebook, Friendfeed, Vinix, tutti in modo abbastanza saltuario.

Si sa che il mondo del vino su internet è intensamente popolato di blogger e appassionati che discutono molto… come ti senti rispetto a questo affollamento?

Lo ritieni una ricchezza cui attingere o una minaccia che rende più difficile emergere?

Non mi pongo il problema di emergere, il mio lavoro non è fare il blogger ma fare il vino.

Uso il blog per comunicare quello che faccio e chi sono, ed è quello che mi interessa, ma non mi pongo assolutamente in competizione con i vari blogger del vino.

Piuttosto mi sembra che ci sia una scarsità assoluta di aziende di vino che usano il blog, e questo mi rende in una posizione se vogliamo privilegiata, ma non ne faccio un punto di vanto, semplicemente molti non sono ancora arrivati ma arriveranno.

Quali tra questi aggettivi definisce meglio la tua attività di marketing su internet per la tua azienda, e perché?

– divertente
– remunerativo
– interessante

(naturalmente puoi darne altri se preferisci…)

Divertente, arricchente, formativa.

Il tuo blog ha anche una parte in inglese, significa che portate avanti una conversazione anche su mercati esteri?

Mia moglie è inglese, e quindi l’idea era di partire con una conversazione parallela, ma non la copia della mia tradotta in inglese, ma una cosa completamente indipendente anche se sulla stessa pagina.

Purtroppo il fatto che in questo momento lei si trovi a gestire 3 figli molto piccoli non ha reso possibile un vero e proprio esperimento, ma arriveremo piu’ avanti.

Infine, cosa c’entra il vino con internet?

C’entra come c’entra tutto il resto.

Non credo che il vino c’entri in modo particolare, ma fa parte della vita di alcune persone e sicuramente internet permette scambi e networking impensabili prima di lui.

Per me è una miniera di informazioni e un modo per rimanere a contatto con le opinioni di una parte dei miei clienti, e dire anche la mia in piena liberta’.

Un etto di marketing (è un etto e mezzo, lascio)?” di Massimo Carraro, ed. Alpha Test, sarà in libreria nel mese di febbraio. Per avere un codice sconto del 20% senza obbligo di acquisto basta una mail.

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Questa settimana dedicherò le anteprime dal libro Un etto di marketing, alle 5 interviste che mi hanno gentilmente rilasciato questi signori:

Filippo Berto –  Berto Salotti (Meda, Milano)
Antonangelo “Dema” De Martini –  Dema srl (Lamporecchio, Pistoia)
Andrea GoriTrattoria Da Burde (Firenze)
Gianpaolo Paglia –  Azienda vitivinicola Poggio Argentiera (Alberese, Grosseto)
Fabio Zanet –  Nextink (Torino)

Pubblicate nella terza parte del libro (“Gli esempi in Italia”), queste chiacchierate sono raggruppate in un capitolo secondo me molto importante, intitolato:

“Casi di studio… della porta accanto, tra piccole aziende e trattorie. Le testimonianze dei protagonisti”
.

O davvero pensiamo che i casi di eccellenza da studiare siano sempre e solo Fiat e Barilla (che pure ci sono)?

INTERVISTA A FILIPPO BERTO (BERTO SALOTTI).

Come ti è venuta l’idea di spingere la tua azienda familiare del  settore arredamento con sede a Meda (Brianza), sulle strade del web?

Qual è stato il tuo primo approccio?

Hai avuto risultati subito?

Nel 2000 infatti la mia azienda si trovava ad un bivio, la produzione artigianale e il know-how di 30 anni non erano sufficienti, vista la nostra micro dimensione, ad affrontare le catene in franchising o i grandi del design.

Internet poteva quindi essere il punto di partenza per far conoscere le nostre produzioni fatte a mano e su misura ad un pubblico molto vasto.

Mi sono appassionato molto e non ho mai mollato.

L’idea è nata da mio padre undici anni fa.

Pensava fosse una cosa da fare, se ne parlava molto, e io all’inizio non ero tanto d’accordo (un passaggio generazionale invertito?).

Poi però realizzando il primo sito e vedendo dal contatore alcune timide visite, intuii che questo mezzo poteva farci conoscere.

Col senno di poi, e un occhio agli sviluppi del web sociale di questi anni, ripartiresti allo stesso modo?

In questi nove anni abbiamo accumulato molte conoscenze ed informazioni, non sarebbe possibile partire allo stesso modo, anche perché credo che il web sociale, per avere efficacia in termini di risultato di impresa, si debba basare su contenuti importanti e su solide basi di fiducia e reputazione, fattori che si costruiscono nel tempo.

Quali sono gli strumenti che usi di più per promuovere la tua azienda  via internet attualmente?

Blog, YouTube, Flickr, Twitter, Slideshare,  Friendfeed, Facebook… usi allo stesso modo tutto il web 2.0, oppure hai una presenza differenziata?

La promozione avviene acquisendo spazi on line, (payperclick e siti verticali) e attraverso marketing diretto sul nostro database.

La comunicazione avviene invece privilegiando il sito, il blog, Facebook, YouTube e Flickr.

Il cliente è multicanale, pertanto non è più sufficiente essere in prima pagina per determinate parole chiave per ottenere risultati.

E’ necessario quindi lavorare per rendere la comunicazione efficace sui mezzi dove in questo momento i nostri clienti amano navigare.

Se non è troppo complicato, ci puoi raccontare come hai maturato una  presenza così capillare in rete?

Oggi Berto Salotti è presente in alcune decine di migliaia di pagine.

Il metodo che abbiamo usato, per usare una similitudine, è paragonabile al desiderio profondo di farsi conoscere che si può avere nella vita reale, come ad esempio a scuola o con gli amici.

E’ un desiderio che ci ha portato a bussare a migliaia di porte online, presentandoci con il nostro prodotto, la nostra azienda e la nostra passione.

Curiosità: per uno che deve vendere un divano, quindi comfort,  piacevolezza tattile, proporzioni, colori… tutte cose che bisogno toccare con mano e vedere dal vivo, come può essere possibile  promozionare il prodotto – e magari venderlo – attraverso internet?

Inoltre, qual è il tuo approccio all’e-commerce?

Se non erro solo due prodotti  del vostro catalogo sono disponibili per la vendita online, puoi dirci  cosa c’è alla base di questa scelta?

Ti confesso che ogni volta che vediamo arrivare un ordine online ci stupiamo come la prima volta.

Vendere online un bene come l’arredamento non è facile, soprattutto in Italia, dove tutti siamo più legati al rapporto umano e alla relazione.

Esiste però anche in Italia un gruppo numeroso di persone evolute, che sono ben disposte all’acquisto online, anche per quanto riguarda il mio settore.

E’ necessario offrire loro una gamma di servizi di supporto molto importanti, dai video all’assistenza online, perché le loro aspettative non devono essere deluse, semmai superate.

Sono clienti che ci onorano di un alto tasso di fiducia , il valore oggi più prezioso.

Con il nuovo sito e la nuova piattaforma tecnologica, online da novembre avremo il 40% dei prodotti del catalogo vendibili online.

Domanda obbligatoria: Berto Salotti ha venduto di più grazie alla sua presenza in rete?

Berto Salotti, grazie alla sua presenza in rete, ha moltiplicato per 15 la sua quota di vendite al pubblico in 8 anni.

E’ un dato formidabile, in controtendenza rispetto al mercato sia italiano, sia europeo, sia di distretto.

Aggiungo un’ultima cosa, perché ti so molto bravo in campo  informatico: secondo te, oggi, occorre essere particolarmente preparati/fanatici della rete per riuscire ad attirare l’attenzione  sulla propria attività attraverso il web?

E’ vero, un pizzico di mania o meglio di pazzia è necessario: non sono poi molte le persone che amano passare le serate a lavorare sui propri siti per scalare le SERP!

Il risultato che abbiamo ottenuto è proporzionale all’impegno personale ma anche alla passione per il mondo di Internet e per la nostra produzione.

Credo che, oltre alle capacità tecniche o di marketing che si possano avere, l’ingrediente fondamentale per ottenere risultati sia proprio questo.

L’amore per il nostro mestiere di tappezzieri ma soprattutto la passione con la quale mio padre e mio zio insieme ai ragazzi della produzione hanno portato Berto Salotti ad essere riconosciuta, alla fine degli anni novanta, come azienda di riferimento per la qualità e il su misura, mi hanno spinto a trovare con tutte le forze una strada che potesse rendere merito a tutto il loro sacrificio e gli sforzi compiuti negli anni.

Internet per noi rappresenta questa strada.

Un etto di marketing (è un etto e mezzo, lascio)?” di Massimo Carraro, ed. Alpha Test, sarà in libreria a fine gennaio 2010. Per avere un codice sconto del 20% senza obbligo di acquisto basta una mail.

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